Come si gestisce un tradimento? Guida al perdono per persone con le palle
Come si affronta un tradimento? Si supererà mai la delusione? Potrete mai fidarvi di qualcuno? Leggi questa semplice guida su come riacquistare la fiducia più importante, quella in te stesso e tornare a sorridere.
Trovarsi davanti la verità spesso fa male, tanti preferiscono non sapere; per tutti quelli invece che hanno scoperto d’essere stati traditi, ecco una piccola guida per tornare a sorridere e comprendere come superare questo momentaccio.
Chiaramente un tradimento è sempre e comunque un tradimento e sicuramente a fare la differenza sono le prospettive future. Bisogna, prima di disperarsi, comprendere se c’è speranza per un futuro insieme e se esistono i presupposti perchè la storia abbia un seguito.
Se così non fosse, avete una scusa perfetta per evitare le sofferenze e chiudere subito una storia che non avrebbe portato a nulla in ogni caso, con il credito del torto subito.
Trovarsi davanti ad una sofferenza, come quella che può portare il sentirsi traditi dalla persona che si ama, è qualcosa a cui non si è mai preparati.
E’ un momento in cui crolla tutto, crollano le speranze, la condivisione e chiaramente la fiducia. Ci si domanda chi è la persona che si ha accanto, se quella che ti dice le cose carine tutti i giorni o la merda che è andata a letto con un altro.
Portare avanti la storia senza perdonare, significa pensare continuamente a quello che è successo e quindi immaginare il tuo compagno/a a letto con un altro; ogni errore che commetterà da quel giorno in poi sarà più grave di quanto non sarebbe stato la settimana prima perchè ora, ai tuoi occhi, quella non è più la bella persona di cui ti sei innamorato, ma qualcuno che non conosci affatto.
Tornare a fidarsi è difficilissimo e vivere una relazione senza fiducia è una faticaccia che non si augura a nessuno, quindi la prima regola è guardarsi dentro e capire se l’amore c’è ancora, nel caso in cui la risposta fosse si, si può pensare a proseguire con il rapporto.
Quindi come abbiamo capito, il tradimento è più o meno perdonabile solo sulla base dei nostri sentimenti e delle nostre prospettive e non sulla modalità con cui è stato commesso. Non importa se l’amplesso è durato 15 minuti o 4 ore, se c’erano coccole o solo penetrazione, se si era sobri oppure no, ed è bene evitare di fare domande di questo genere (non vorreste conoscere le risposte), e comunque non cambieranno il nocciolo della questione.
Spesso si sa, la voglia di vendetta è forte, c’è il desiderio di pareggiare i conti, di ripagare con la stessa moneta, infondo si è in credito no?
Ma siamo sicuri che questo vi farebbe stare meglio? Se non lo avete fatto e pensato fino a quel momento sarebbe solo ripicca, che non allontanerà l’odio, la sofferenza e la delusione.
Parliamo chiaramente, scoprire qualcosa di così terribile e subirlo dalla persona a cui magari stavi dedicando tutto te stesso e a cui volevi affidare la tua esistenza è davvero uno schifo. Tornare a sorridere e guardare il partner senza provare fastidio non è da tutti e tanto di cappello a chi ci riesce.
E’ importante imparare a perdonare a prescindere dal voler continuare il rapporto oppure no, siamo umani, gli umani sbagliano più spesso di quanto si possa immaginare e deludono ancora di più.
Non perdonare significa, anche nel caso che si cambiasse partner, non fidarsi più di nessuno, e NESSUNO DEVE PAGARE PER ERRORI EREDITATI. Dobbiamo imparare a farlo prima di tutto per noi stessi, per diventare delle persone migliori, senza rancori e per andare a letto consapevoli d’essere cresciuti.
Se decideste di chiudere la storia e di averne una nuova, ricordate di dare tutta la fiducia che il nuovo partner merita ed evitare di soffocare con vecchie paure il nuovo compagno; questo è possibile solo se avete perdonato chi vi ha deluso.
Vi renderete conto subito che voltare pagina dal giorno alla notte e non pensarci più, non è umano, è impossibile, sarebbe come mettere la testa sotto la sabbia e pensare che una volta tirata fuori il problema per magia svanirà.
Portarsi dietro i dolori appesantisce, invecchia, consuma lentamente; è fondamentale quindi tornare ad essere felici, riconquistare l’autostima che un avvenimento come questo porta via e non pensare a: “cosa ne sarà di noi” perchè ora non è un tuo problema, “noi” era una tua priorità e ora non deve più esserlo.
Ora devi occuparti di te, di come ti senti tu e di come tornerai a sorridere alla vita; se resterete insieme per sempre o per altri 2 mesi non è importante ora; se perdoni non lo fai per la coppia ma lo fai per te, questo è categorico.
Ora più che in qualunque altro momento dovresti aver compreso che l’egoismo a volte è la medicina ad ogni male; essere altruisti e totalmente devoti a chi hai accanto non ha portato la gioia che speravi ed è tempo di recuperare il tuo io, ragionare come “essere” fatto e finito che vive una storia e non è la metà di niente.
Imparare ad essere padroni della propria felicità è fondamentale per imparare a perdonare, analizzare la realtà, abbandonare la favola del principe azzurro e della bella addormentata.
Si crede sia corretto vivere la vita comportandosi esattamente come consiglieresti di fare ad un amica, pensando da esterno, valutare la situazione senza influenze emotive, utilizzando solo la razionalità, ma è questo quello che vogliamo davvero?
Insomma la razionalità, l’orgoglio e la logica ti direbbero: “allontanati da questo elemento che è artefice delle tue sofferenze”, le gioie vissute insieme si annebbiano e vedi solo il marcio, “potenzialmente se lo ha fatto una volta lo rifarà” e “il mare è pieno di pesci”.
Ma poi c’è il cuore che se seguito sempre, fa un sacco di casini ma forse per una volta si potrebbe provare a sfuggire dai consigli sensati e seguire lui.
E se fosse la scelta sbagliata? E se dovesse arrivare l’ennesima delusione? Sappiate che saprete affrontarla alla grande. Le delusioni sconvolgono la prima volta e se avrete perdonato vi verrà un pelo sullo stomaco tale da non subire più nulla.
Un altra regola importante è abbandonare subito pensieri stupidi come credere che te lo sei meritato, che magari se non avessi trascurato…se avessi ascoltato…se fossi stata più sexy il 29 Dicembre e invece avevi la felpa di pile…tutte stronzate.
Non esiste nessuna giustificazione per prendere i sentimenti di chi ti ama incondizionatamente e buttarli nel cesso senza un minimo di riguardo. Quindi smettila di giustificare un gesto, che non ha alcool, perdita di memoria o influenze mistiche per essere giustificato.
Tu non hai nessuna colpa per il tradimento subito e se il tuo partner vuole farti credere che in qualche modo sia colpa tua, non solo hai davanti un traditore ma anche una persona meschina che non merita nè altro tempo nè la tua attenzione.
Nessuno è responsabile delle nostre azioni. Ricorda che sei una persona che ha un valore. Il tuo valore non è dato da chi ti sta accanto, ma solo da te.
Se qualcuno ti tradisce, ti abbandona e ti ferisce, non è un tuo problema. Puoi affrontare qualunque cosa, anche quando ti sembra impossibile.
Se hai sempre pensato che fosse da deboli perdonare, ricorda che è uno degli atti di maturità e forza più grandi che puoi compiere e forse solo così, chi hai accanto (o forse non ti ha più) capirà quanto è stato un idiota, anche solo a mancarti di rispetto.
Scegliere di tenersi accanto qualcuno che ti ha tradito è inusuale e ci hanno insegnato che è impensabile restare insieme a chi ti ha fatto così male; scatta una sorta di autodifesa, un amor proprio, una voce inconscia che vive come una grande umiliazione la possibilità di accettare la cosa e andare avanti.
A patto che non si sia totalmente dipendenti dall’altro e quindi perdonare è l’unica opzione per la nostra sudditanza psicologica, l’opzione del perdono potrebbe avere i suoi lati positivi.
Certo che, oltre il danno la beffa. “Cornuto e mazziato”, non solo devi subire un torto ma anche capire come uscirne e superarla, quando fino a due ore prima la tua vita tutto sommato sembrava scorrere senza problemi.
Dopo tutto possiamo modificare e controllare solo la nostra di vita, solo i nostri istinti, solo le nostre emozioni e non quelle degli altri, altrimenti ora non ci troveremmo in questa situazione spiacevole.
Purtroppo non si può plasmare l’essere che ci accompagna e pretendere che sia l’uomo (o la donna) che abbiamo sempre desiderato, pretendendo che faccia qualcosa che possa migliorare la situazione.
Chiaramente vedere nell’altro pentimento e vergogna per il comportamento avuto, mostrare (ora) sincerità e spogliarsi delle bugie sarebbe già un ottimo passo, ma spesso la gente non ha le palle per ammettere i suoi errori o se lo fa spesso, è solo perchè beccato con le mani nel sacco e a quel punto ammettere l’evidenza non ha valore zero.
Quindi alla delusione aggiungiamo anche tra le cose da superare la consapevolezza d’aver avuto accanto qualcuno che ti ha guardata per settimane, mesi o magari anni sapendo di mentirti.
Un primo passo per il perdono potrebbe essere smetterla finalmente di vedere quello che hai accanto come un essere perfetto e extraterreno, prendi questa come un opportunità per riprenderti la tua autostima e capire che la persona che più ti ama e ti rispetta sei tu.
La tua felicità dipende da te e non da qualcuno che in un momento ha dimenticato quanto potessi essere importante e quanto questo avrebbe potuto frantumare il vostro rapporto; questo ora non è un tuo problema, sai bene, di nuovo, che puoi vivere senza e stare benissimo comunque.
Fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio, insomma non abbiamo delle certezze garantite su nessuno; ora le cose non saranno più come prima questo è certo, ed è bene scolpirselo nella mente subito.
Il tuo atteggiamento nei confronti della vita cambierà se è la prima volta che qualcuno ti delude. Ma ricorda sempre la tua indipendenza emotiva, impara a controllare le tue emozioni e non permettergli di prendere il sopravvento.
Chi ha sbagliato come abbiamo detto è ingiustificabile, ma una cosa possiamo ammetterla; sono anche loro delle vittime. Vittime del loro egoismo, del loro egocentrismo e delle loro paure.
Chi sbaglia lo fa sempre per la sua felicità e non per ferire di proposito qualcun altro, quindi abbandona domande tipo “non hai pensato a me?” certo che no, mentre era a letto con l’altra/o non ha pensato a te (per fortuna) ha pensato solo al suo piacere e nient’altro.
Potrebbe essere stato sinonimo di infelicità, di inadeguatezza, dopotutto più si è insoddisfatti e delusi e più si è focalizzati su se stessi, ignorando le necessità degli altri (in questo caso non far soffrire la persona che ci ama e dovremmo rispettare).
Nessuno ha il compito di renderti felice, un altra persona può influenzare le tue giornate ma può farlo solo se glielo permetti.
Tutti sbagliano, oggi è toccato a te , magari domani toccherà a me, chi lo sà; chi ha la coscienza sporca spesso teme di subire il torto commesso e sapete qual’è la notizia? Non è un vostro problema, che l’insicuro traditore faccia chiarezza tra i suoi demoni, voi avete altro a cui pensare. Chi tradisce non sa amare, non ci riesce, perchè non ne ha le capacità e la forza, non siete daccordo? dimostratemi il contrario.
Avere una relazione onesta e sincera, basata su solide fondamenta è ad opera di gente con le palle, che non fugge, che affronta e che rispetta, tutte cose difficilissime.
Torniamo a provare gioia, entusiasmo, allegria e serenità per noi stessi, allontaniamo le emozioni ed i pensieri negativi che ci fanno stare male; proviamo a guardare l’altro e cerchiamo di capire e ricordare cosa ha fatto e fa di positivo per questo rapporto, e se ci sarà un seguito lo scoprirete solo col tempo.
La felicità è il vero obiettivo, il traguardo da perseguire; decidi di continuare ad amare ma fallo nel modo giusto, non sentirti mai come se non potessi vivere senza quella persona, quello è bisogno, attaccamento; ama per il piacere di farlo.
Amare è dare tutto quello che possiamo per la gioia di farlo e volere la felicità degli altri; amare le difficoltà e le debolezze, rispettare le diversità senza cercare di modificare l’altro; amare è lasciare la libertà di agire come si crede, qualunque cosa comporti, amare è perdonare un tradimento.