La nuova collezione di Valentino si chiama Black Tie ed è un’ode alla cravatta nera, trasformata in un simbolo di emancipazione.
Realizzare una collezione intorno a un singolo accessorio, che si ripropone senza variazioni in tutti i look è sicuramente una dimostrazione di grande forza concettuale. La Maison Valentino ha dimostrato di riuscire perfettamente nell’intento di trasmettere un unico messaggio in tutte le sue declinazioni, facendolo arrivare comunque forte e chiaro.
La cravatta nera di valentino, sottile, lucida e rigorosissima, è stata indossata da modelle e modelli, su look monocromatici, bicolore o dai vibranti colori fluo. Non c’è assolutamente nulla su cui Valentino non si sia messo alla prova. Il risultato è una collezione fluida e coerente allo stesso tempo, in grado di dare voce e forma a tante personalità differenti.
Il motivo per cui la cravatta è stata scelta come fil rouge della collezione è assolutamente chiaro: si tratta dell’accessorio maschile per eccellenza che, nel corso degli ultimi decenni, si è trasformato in un simbolo della classe dominante formata – guarda caso – per la maggior parte di uomini.
Proprio per questo motivo la reinterpretazione della cravatta nera da parte del direttore creativo di Valentino, Pierpaolo Piccioli, è stata dirompente. Assume un significato ancora più potente anche a causa del fatto che sale alla ribalta nei giorni in cui il modo celebra la Giornata Internazionale della Donna.
La donna immaginata dalla Maison Valentino non ha bisogno di fronzoli e non si rifugia nell’eccesso. La purezza delle linee e la semplicità degli outfit è sempre stato un tratto distintivo della maison fin dai suoi inizi. Oggi più che mai, però, la scelta di questa immagine si rivela una scelta di campo. Il motivo è che l’alta moda sta cambiando radicalmente direzione e Valentino ne è perfettamente consapevole.
La donna di Valentino indossa camice ultra skinny, rigorosissime e completamente maschili nel taglio e nella vestibilità. Anche i colori sono neutri nella maggior parte dei casi: moltissimo bianco e moltissimo nero creano look iper formali per una donna che non ha paura di mostrare la parte maschile di sé.
Se le donne si trovano perfettamente a proprio agio con la propria mascolinità, senza rinunciare alla femminilità dirompente di un bustino e uno strascico di tulle, anche gli uomini di Valentino fanno i conti con l’altra metà del cielo.
I look maschili osano con cappotti overzise e pantaloni shorts che scoprono completamente le gambe, propongono tocchi di colore acceso e capispalla simili a mantelle che non sfigurerebbero sulle spalle di una donna. Qual è l’impressione generale? Che, secondo Valentino, l’eleganza del 2023 sia ormai completamente genderfluid e che la liberazione si fa anche – e forse nonostante – una cravatta nera stretta al collo.