Ornella Vanoni a Belve: l’amore (per le donne) e l’odio (per le mutandine)
Ornella Vanoni è stata ospite di Francesca Fagnani e ha sconvolto – ancora una volta – tutto il pubblico dei vecchi benpensanti.
La Vanoni è una Belva per eccellenza, tanto che è proprio la sua voce a cantare la canzone scelta come sigla del programma della Fagnani. Non poteva quindi mancare all’appello dei nomi celebri che, davanti alle telecamere del programma, hanno rivelato i propri segreti e le proprie verità più sincere.
Ospite della puntata del 21 Marzo, la cantante ha avuto modo di raccontare della propria gioventù piena di eccessi e di farsi apprezzare per un’ironia ancora lucida e pungente, in grado di prendere le distanze da chi, di ironico, ha davvero poco (anche se dice il contrario).
Tra le grinfie della Belva Vanoni è infatti finito uno dei grandi amori della cantante, quel Gino Paoli che a Sanremo ha terrorizzato Amadeus cominciando a raccontare episodi estremamente delicati che coinvolgevano la famiglia di Little Tony e che per la cantante non avrebbe dovuto assolutamente permettersi di farlo.
“Lui non è affatto ironico” ha commentato la Vanoni. “Io sono ironica, lui no. Questa ironia di me si sa, si vede, si sente. Di lui no. Però se vuole essere ironico poverino non diamogli contro” ha concluso, lasciando intendere che Paoli non riuscirà mai a fare davvero proprio il concetto di ironia.
Le mutandine (che non si mettono)
In gioventù, esattamente come oggi, la Vanoni è stata un’icona assoluta, simbolo di una vita libera e libertina che in certi casi si è spinta davvero un po’ oltre i limiti della decenza. La cantante ha spiegato, per esempio, che amava indossare gonne, tacchi a spillo e nient’altro. “In un periodo della mia vita possedevo solo due paia di mutande” ha spiegato senza alcun imbarazzo, “uno bianco e uno nero”.
Quando li indossava? Non certo in casa dal momento che, da vera “scostumata” girava per il proprio appartamento completamente nuda. “Avevo in casa tutti finestroni” ha ricordato divertita, dicendo che tutti i suoi vicini finivano inevitabilmente per vederla nuda.
E le donne (che si amano)
Nel corso della sua giovinezza sopra le righe, la Vanoni non si è sottratta a nessun tipo di esperienza. A condurla verso esperienze estreme, senza proteggerla dai tanti eccessi di natura sessuale fu il regista Giorgio Strehler che, nel racconto di Ornella, “non poteva farne a meno”. Da una relazione così tossica però la cantante è riemersa da sola. Quando lui le chiese di tornare insieme lei rifiutò.
Di tutt’altro tipo l’amore verso due donne, una delle quali ha mantenuto con Ornella una lunga amicizia. Se si è trattato di storie serie? Certamente, perché Ornella era innamorata anche se, è stata costretta ad ammetterlo, non era molto brava “in quella cosa lì”: a livello sessuale ha sempre preferito i maschi.