L’Egitto fa causa a Netflix, e tutto per “colpa” della più famosa delle Regine
Netflix ha scatenato una fortissima indignazione in Egitto per la realizzazione di una puntata di 45 minuti su Cleopatra. Il problema? Cleopatra è nera.
Cleopatra è una delle figure principali della cultura ma anche dell’immaginario collettivo dell’Egitto. Donna di enorme carisma, dipinta dai contemporanei come bellissima e affascinante, dotata di un eccezionale intuito politico, questa Regina ha contribuito in modo estremamente determinante a creare un’idea di Egitto a cui gli egiziani sono legati a filo doppio.
Lo scopo dichiarato della serie di Netflix, ma soprattutto della sua regista Zahi Hawass, è di creare una nuova e più veritiera immagine di Cleopatra che fosse in grado di staccarsi dal modello Hollywoodiano proposto ormai decenni fa da Liz Taylor.
La serie è prodotta da Jada Pinkett-Smith, moglie (afroamericana) di Will Smith e segue quel filone ormai estremamente diffuso che in molti hanno ribattezzato blackwashing.
L’operazione consiste nel rappresentare come neri personaggi tradizionalmente rappresentati come bianchi, che siano personaggi di fantasia (Trilly o Ariel per quanto riguarda i film Disney ma anche Hermione Granger nell’adattamento teatrale di Harry Potter) o che siano personaggi realmente esistiti, come appunto nel caso di Cleopatra.
I veri obiettivi della serie
La serie Queen Cleopatra, la cui uscita su Netflix è prevista per il prossimo 10 Maggio, nelle intenzioni della regista si propone di raccontare in un episodio di 45 minuti la vita di Cleopatra ma soprattutto le vicende che l’Egitto ha attraversato sotto il suo dominio.
Inoltre, la storia sembra delinearsi come la storia di un regno africano contro l’imperialismo dei romani. In una delle varie interviste rilasciate di recente, l’attrice che interpreta Cleopatra spiega che questa regina cerca di salvare il suo paese dalla distruzione a opera dei Romani.
Perché Queen Cleopatra ha fatto infuriare così tanto gli egiziani?
La vera etnia di Cleopatra è sempre stata controversa. Quello che è certo è che ha avuto antenati greci e molti storici ritengono che i bisnonni di Cleopatra erano ancora tutti macedoni. Secondo un’altra linea di pensiero, il sangue greco (quindi “bianco”) si è velocemente “diluito” fino alla generazione di Cleopatra, che sarebbe stata a tutti gli effetti una regina nera. Per abbracciare completamente questa tesi, gli autori della serie hanno deciso di non mostrare mai Cleopatra con la tradizionale parrucca egiziana che compare in tutti gli antichi ritratti della Regina o, almeno, non c’è traccia della parrucca nelle immagini che hanno anticipato l’uscita della serie.
L’avvocato egiziano Mahmoud al-Semary si è sentito talmente attaccato da questa visione dei fatti che ha deciso di difendere l’identità del suo Paese facendo causa alla casa produttrice del film su Cleopatra affermando che il film cancella l’identità egiziana in favore di una generica identità nera – africana. L’avvocato non solo: sui social egiziani la polemica infuria da diverse settimane, e sono moltissimi a difendere l’idea di una Cleopatra bianca o, comunque, di certo non (così) nera.