Il vero scandalo Elly Schlein non è l’armocromia, e nemmeno la personal shopper
La segretaria del PD Elly Schlein è al centro di un furioso dibattito che non accenna a diminuire, e tutto ruota intorno a come si veste.
Giovane, dinamica, in grado di riaccendere le speranze moribonde dei giovani del Partito Democratico, Elly Schlein si è sempre presentata esattamente per com’è: una persona estremamente pratica, almeno nel look.
Durante la campagna elettorale che l’ha portata nelle piazze di tutta Italia ha sempre sfoggiato outfit casual e sportivi, un paio di immancabili jeans e molto spesso dei blazer colorati di cui sembra appassionata. Ai piedi ha sempre portato un paio di sneakers (solitamente bianche) e non l’abbiamo mai vista con un paio di tacchi che sia uno. La leader dell’opposizione italiana almeno su questo ha un punto in comune con Giorgia Meloni, che dichiarò anni fa che, se fosse per lei, andrebbe in Parlamento tutti i giorni in ballerine (ma La Russa non vuole).
Una cosa è certa: la Schlein è molto lontana da una certa immagine di donna super curata, super truccata (di trucco, se ce n’è, sul viso di Elly ce n’è sempre pochissimo) e super aggressiva che si abbina fin troppo spesso all’idea di una donna leader.
Se questa immagine di leader giovane, casual e “alla mano” sia studiata? Assolutamente sì, ed è proprio questo che ha fatto scandalo.
Elly Schlein e il diritto all’eleganza (Sumahoro ha quasi ragione)
Nella sua ormai famigerata intervista a Vogue Italia, Elly Schlein ha osato confessare di avere una consulente di immagine che lavora per lei come armocromista e personal shopper. Per inciso, la Schlein è una donna inverno e per questo si veste (o meglio, viene vestita) con colori saturi e brillanti che fanno risaltare i suoi capelli e la sua carnagione.
Tanto è bastato perché partisse una lunga serie di critiche: secondo molti (del PD) la Schlein ha rovinato la sua credibilità affermando di essere così frivola e superficiale da avere un consulente d’immagine. A questo punto verrebbe addirittura da dare ragione a Sumahoro, quando in un’intervista affermò che sua moglie aveva ragione a sfoggiare look da milionaria in virtù di un inalienabile “diritto all’eleganza”. La Schlein, a differenza della moglie del deputato, non sfoggia borse e scarpe da migliaia di Euro ma, a quanto pare, avere un’armocromista è troppo comunque.
Il vero scandalo? Il costo del lavoro di un professionista
A quanto pare però ad aver fatto davvero saltare la mosca al naso agli elettori e ai detrattori della Schlein è stato scoprire il tariffario di Enrica Chicchio, la professionista che cura l’immagine della segretaria del PD. A seconda della fonte che si cita l’armocromista viene pagata dai 300 Euro all’ora (come sostiene Il Giornale) e i 400 Euro all’ora (come ha pubblicato Tgcom24).
Il lavoro di una curatrice d’immagine, che addirittura si incarica di comprare abiti per chi la paga, sembra too much per una donna di sinistra: secondo alcuni pagare così tanto una professionista è irrispettoso nei confronti di chi non arriva a fine mese. Chissà, forse un giorno la Presidente Meloni verrà criticata per il fatto di andare dal parrucchiere più di una volta alla settimana. Nel frattempo, che pasticcio Elly Schlein!