Alcune persone all’apparenza stanno benissimo eppure dentro soffrono molto. Se succede anche a te, sappi che non sei sola.
Se ci chiedono di immaginare una persona preda dell’ansia tendiamo a immaginare qualcuno estremamente agitato oppure rannicchiato sul letto e incapace di alzarsi per affrontare il mondo esterno.
Questa immagine piuttosto stereotipata delle persone ansiose in realtà non descrive in maniera corretta una delle manifestazioni più subdole dell’ansia generalizzata e cioè l’ansia ad alto funzionamento.
Com’è facile intuire dal nome di questa condizione, le persone ansiose ma ad alto funzionamento riescono a fare tutto quello che ci si aspetta da loro, e anche di più. Sono in grado di portare a compimento tutti i propri compiti, riescono senza problemi ad avere una vita sociale e lavorativa, interagiscono serenamente con gli altri e, almeno all’apparenza, non hanno alcun problema sociale.
Purtroppo per loro, però, queste persone sono semplicemente brave a nascondere uno stato d’ansia quasi permanente, che le spinge ad avere comportamenti piuttosto frenetici. Da cosa si genera questa condizione e come se ne può uscire?
Dal momento che una persona con ansia ad alto funzionamento è molto brava nel nascondere i propri sintomi, l’unico modo davvero efficace per riconoscere questo problema è l’autodiagnosi. Per questo motivo è fondamentale essere consapevole di quali potrebbero essere i sintomi per riuscire a riconoscerli nei propri comportamenti.
I sintomi principali dell’ansia ad alto funzionamento sono gli stessi dell’ansia generalizzata:
In generale però questi sintomi non sono paralizzanti: la persona riesce comunque a tenere sotto controllo tutte le manifestazioni dell’ansia, che non sfocia praticamente mai in attacchi di panico o attacchi d’ansia tanto forti da impedire la conduzione di una vita normale.
A livello sociale, non ci sono conseguenze di questo genere d’ansia perché, come già detto, le altre persone non si rendono conto dello stato psicologico di chi soffre di questo problema. Le conseguenze per chi soffre di questo disturbo invece possono essere molto gravi.
La prima è il burnout, cioè l’esaurimento delle risorse mentali e fisiche: mantenere le redini della propria vita mentre l’ansia ci sottrae lucidità è una fatica mentale e fisica non indifferente che può sfociare molto rapidamente in un esaurimento nervoso. In secondo luogo, se i sintomi fisici dell’ansia generalizzata si manifestano molto a lungo e non vengono né trattati né gestiti, si potrebbero trasformare in disturbi cronici come gastrite o colite, bruxismo (digrignamento notturno dei denti), infarti del miocardio eccetera.
Se ci si rende conto della presenza dei sintomi dell’ansia ad alto funzionamento nella propria vita è essenziale cominciare a parlarne, accettare il problema e rivolgersi a uno psicologo.