Spettacolo

Harry e Meghan hanno truffato Spotify: accuse gravissime anche dall’America

Spotify contro Harry e Meghan – Fonte: Instagram – Modaeimmagine.it

Dall’America arrivano accuse pesantissime contro Harry e Meghan, che perderanno sicuramente moltissimi soldi.

Da quando hanno voluto lasciare il proprio ruolo all’interno della Famiglia Reale britannica, Harry e Meghan hanno deciso di trasferirsi in America per mantenersi esclusivamente con il proprio lavoro.

Quale avrebbe dovuto essere questo lavoro non era esattamente chiaro, soprattutto considerando che era molto difficile immaginare Meghan Markle tornare sul set, soprattutto dopo aver vissuto nei privilegi e negli agi di corte.

Dal canto suo, Harry non aveva mai lavorato “davvero”. Nel corso della sua vita aveva sempre rappresentato la Famiglia Reale in eventi di beneficenza e si era occupato prima di tutto di assistenza ai veterani militari e in secondo luogo di salute mentale.

I Duchi comunque non hanno perso tempo e, immediatamente dopo il loro trasferimento in America hanno firmato diversi contratti milionari. Il primo con Netflix, per la quale hanno prodotto la loro serie Harry e Meghan, il secondo con Spotify e infine quello per la pubblicazione di un libro di memorie di Harry.

Cos’è andato storto nei progetti dei Sussex?

Se la serie Netflix ha registrato un certo successo di pubblico, a causa della grandissima curiosità sulla vicenda dei Sussex, non si può dire lo stesso degli altri progetti. Il libro The Spare ha generato più danni d’immagine che entrate economiche, mentre il Podcast di Spotify è stato un disastro.

Annunciato a Natale del 2020 con una puntata pilota, il podcast non è mai partito. A quello che doveva essere un progetto di coppia, si è poi sostituito un progetto in solitaria di Meghan: il podcast Archetypes. Anche questo progetto ha incassato più critiche che elogi e ha portato, alla fine, a un giudizio molto negativo da parte di Spotify.

Meghan Markle sul set di Suits – Fonte: Instagram – Modaeimmagine.it

“Harry e Meghan sono truffatori”

È stato Bill Simmons, attualmente uno dei dirigenti Spotify, ad affermare senza peli sulla lingua “Harry e Meghan sono due truffatori”. Il dirigente ha affermato che i Duchi non erano in grado di onorare i propri impegni con l’azienda, quindi hanno sottoscritto un contratto che sapevano di non poter rispettare a causa della loro totale inesperienza in fatto di produzione di contenuti.

Simmons ha anche rivelato di aver avuto una telefonata con il Principe Harry e ha definito quella conversazione come “Una delle migliori storie che conosco”. All’epoca il Principe si mostrò profondamente confuso e in crisi: non aveva idea di come tirare fuori un’idea vincente per il podcast e non sapeva, quindi, come fornire a Spotify i contenuti che lui e la moglie avevano promesso.

Un commento ancora più caustico fu quello di Daniel Ek, altro dirigente di Spotify, il quale ammise che l’azienda aveva strapagato alcuni personaggi famosi senza rendersi conto che si trattava di un pessimo investimento e, per la salvaguardia della solidità aziendale, quei contratti non sarebbero stati rinnovati. Non si può non pensare, a questo punto, che si riferisse (anche) a Harry e Meghan.