Il vestito giallo ha un significato fondamentale: ecco perché Barbie non poteva essere vestita di rosa alla fine del film.
Barbie veste di rosa, e il film dedicato alla bambola più famosa del mondo ha tenuto assolutamente fede a questo concetto. Il rosa era talmente imperante nei costumi e nelle scenografie del film che a un certo punto si era diffusa addirittura la bufala secondo cui la produzione del film aveva esaurito gran parte della vernice rosa presente sul mercato. Naturalmente non era vero (anche considerando che molti ambienti sono ricreati in digitale) ma il fatto che fosse una storia credibile la dice lunghissima sull’impatto visivo del film.
Gli abiti indossati da Margot Robbie, com’è stato ripetuto già moltissime volte, sono stati invece ispirati dai modelli più iconici prodotti da Mattel per vestire la bambola. Le occasioni in cui Barbie non veste di rosa sono davvero poche nel corso della pellicola: la prima è al principio, quando indossa il famosissimo costume intero a fasce bianche e nere, quello indossato dalla prima Barbie mai prodotta; un’altra occasione fondamentale è quando compie la scelta di visitare il mondo reale e infine una terza al termine del film, quando Barbie ha concluso la sua avventura.
Proprio per quella scena Barbie indossa il suo unico abito giallo che, almeno ipoteticamente, esiste davvero.
Secondo una teoria, l’abito giallo pastello indossato da Barbie alla fine del film è ispirato all’abito di Barbie più venduto da Mattel negli ultimi 5 anni. Purtroppo in giro per la rete non si trovano tracce a sostenere questa tesi.
Ha molto più corpo invece l’ipotesi secondo cui l’abito giallo simboleggia la trasformazione di Barbie: dopo aver conosciuto il mondo reale, le persone che lo abitano e le sfide che offre, Barbie è diventata una vera donna e non è più soltanto una bambola. In questo passaggio Barbie è disposta a lasciarsi alle spalle i suoi look quasi obbligatoriamente rosa e a pensare a se stessa in un modo nuovo, meno perfetto ma più vero.
Il giallo è da sempre il colore associato alla lotta per i diritti delle donne. Quando le suffragette combattevano per il diritto al voto, indossavano abiti e bottoni gialli. Uno dei fiori simbolo della lotta femminista è stato il girasole, un fiore robusto, duraturo e a buon mercato esattamente come le mimose, che in Italia sono storicamente associate alla Giornata Internazionale per i diritti delle Donne.
Considerando la storia della bambola e il messaggio che la regista Greta Gerwigh ha voluto trasmettere con questo film campione d’incassi, si tratta di una teoria perfettamente coerente. Va detto però che la regista non ha assolutamente confermato questa interpretazione, quindi (per ora) si tratta soltanto di ipotesi.