Grande Fratello | La regola più assurda mai messa da uno sponsor | Si sta davvero esagerando!
Il “nuovo” Grande Fratello è cominciato da appena due giorni, ma c’è già una regola che ha fatto storcere il naso. Ecco quale.
Anno (televisivo) nuovo, vita nuova anche per il Grande Fratello, che archiviata la versione vip, è tornato ad accogliere concorrenti “nip” nella casa più spiata d’Italia.
Oltre a nuovi concorrenti, la maggior parte dei quali sono sconosciuti e fanno parte della vita quotidiana, Pier Silvio Berlusconi ha messo sul piatto anche una nuova serie di regole per evitare le “derive trash”. Come quella, per esempio, del non usare, nella maniera più assoluta, le parolacce.
Non è però finita qui, perché oltre a Berlusconi, anche gli sponsor hanno deciso di porre delle nuove regole per l’uso dei loro prodotti.
Tra queste, tuttavia, ce n’è una davvero assurda, messa come condizione non negoziabile da uno sponsor, che ha già terrorizzato i concorrenti! Di quale si tratta? Scopriamolo insieme.
Grande Fratello: chi è lo sponsor e cos’è successo durante la prima puntata
Lo sponsor in questione è Givova, un brand italiano, con sede nel bergamasco, che tra le altre cose è anche lo sponsor tecnico dell’Associazione Italiana Arbitri.
Givova, oltre ad accessori e abbigliamento sportivo, propone una linea di costumi da bagno e, per la gioia di coloro che praticano l’atletica a livello agonistico, anche dei capi d’atletica molto performanti. Questi capi per l’atletica, così come i costumi da bagno, sono stati messi a disposizione dei “vipponi”, ma…a una condizione che ha già contribuito ad appesantire ulteriormente il clima all’interno della casa.
Grande Fratello: vuoi usare i costumi da bagno e i capi per l’atletica? Ecco cosa devi fare
Cos’ha chiesto Givova? Ebbene, per poter usare i suoi costumi da bagno e i suoi capi per l’atletica, i “vipponi” (e questa regola vale sia per i vip sia per i “nip”, senza eccezioni) devono anche allenarsi quando li indossano. Ma non è tutto: nel caso in cui decidessero di provare l’ebbrezza di indossare uno dei suoi costumi da bagno, non dovranno limitarsi a rimanere sdraiati e a prendere il sole (come già visto in altre precedenti edizioni), ma dovranno anche nuotare e fare sport!
Insomma, il messaggio è arrivato forte e chiaro: “se volete indossare i nostri prodotti, dovrete fare sport e farvi vedere attivi!”. Una prospettiva che, se per Alex Schwazer non dovrebbe rappresentare un problema (dopotutto è uno dei due sportivi presenti all’interno della casa), per gli altri “vipponi” potrebbe rappresentare un “sacrificio” non indifferente. Finiranno con l’esaudire la richiesta dello sponsor? Oppure, davanti alla prospettiva dell’esercizio fisico, preferiranno “lasciare nell’armadio” i suoi prodotti?