4 Errori che fanno fallire la tua dieta: quali sono e come evitarli per dimagrire davvero
Facciamo tutte degli errori, anche nella dieta: ecco i 4 più comuni e come evitarli per dimagrire davvero e raggiungere i nostri obiettivi.
Lo schema è sempre quello: stai seguendo, in modo scrupoloso, una dieta per poter perdere quei quattro o cinque chili di troppo per sentirti meglio oppure per motivi di salute. Eppure, nonostante tutto, non solo sembra che non perdi peso, ma addirittura che tu ne stia mettendo su di più!
Non sei l’unica: in Italia, ma anche nel resto del mondo, ci sono molte donne (e anche ragazze giovani) che, inconsapevolmente, “sabotano” la loro dieta.
Perché? E come mai succede? La ragione sono questi 4 errori, molto comuni, che fanno fallire la dieta e ci impediscono di raggiungere il nostro obiettivo.
Ecco quali sono e come evitarli per poter conquistare il nostro peso forma o, perché no, riuscire a entrare di nuovo in quei pantaloni, o in quel vestito, che adoriamo dopo i “vizi” che ci siamo concesse quest’estate.
I 4 errori che fanno fallire la dieta: se li conosci, li eviti
Partire con obiettivi irrealistici. Un obiettivo realistico e raggiungibile, come ad esempio perdere un chilo in due settimane, è la chiave di successo di ogni dieta che si rispetti. Pertanto, se ti fissi come obiettivo quello di perdere venti chili in due settimane, preparati ad andare incontro a una delusione. La perdita di peso richiede tempo e pazienza e, le “diete” presenti su Internet, che promettono di farti perdere dieci chili in una settimana, spesso sono pericolose per la salute del nostro corpo. Se non sai quanti chili dovresti perdere per raggiungere il tuo peso forma, oppure non sai cosa mangiare per sbarazzarti di quei quattro o cinque chili di troppo, piuttosto che optare per il “fai da te”, prendi un appuntamento da un dietologo.
Non mangiare abbastanza carboidrati. I carboidrati sono stati etichettati come i principali responsabili dell’aumento di peso. Tuttavia, se li eliminerai completamente dal tuo piano alimentare, potresti sperimentare dei cali di energia e sentirti sempre stanca. Come fare allora? Semplice: includi nella tua dieta i carboidrati complessi, come l’avena, i cereali e la frutta, che oltre a saziarti, ti aiuteranno a tenerti in forma. Per quanto riguarda la pasta, il riso e il pane, prediligi i prodotti integrali e non raffinati (e in piccole quantità. Generalmente, la dieta mediterranea prevede 60-80 grammi di carboidrati a ogni pasto), ed evita lo zucchero.
Saltare i pasti? Meglio di no, non ti avvicina di più al tuo obiettivo di dimagrimento
Saltare i pasti. Saltare i pasti, soprattutto la colazione, è uno degli errori più comuni che si commettono quando si è a dieta. Molti pensano che, così facendo, riducono le calorie che assumono. In realtà, in questo modo non solo mandiamo al nostro corpo un messaggio “di carestia” (che quindi inizierà a consumare la nostra massa magra, come i muscoli), ma in più faremo fatica a concentrarci e avremo fame durante la giornata. E non è detto che, durante la pausa, non ci lasceremo sedurre dal richiamo irresistibile di un cappuccino pieno di zuccheri e da un dolce da forno. Meglio quindi non saltare i pasti e prendersi il tempo per mangiare e masticare con calma, anche a costo di svegliarsi mezz’ora prima, che avere fame dopo e buttarsi sulla prima tentazione che ci capita sotto il naso. Da ultimo, ma non meno importante, numerosi studi hanno dimostrato che, le persone che fanno la colazione la mattina, tendono a mantenere più facilmente il loro peso forma oppure a dimagrire, hanno meno fame a metà mattina (o niente del tutto) e non consumano spuntini o pasti extra per compensare la mancanza di nutrienti.
Mangiare troppe proteine. Le proteine sono considerate fondamentali per la perdita di peso. Tuttavia, mangiarne troppe (anche se ci sono alcuni “guru di Internet” che lo consigliano per costruire più facilmente la massa magra e i muscoli. Sbagliando), può portare a un aumento di peso. Meglio quindi seguire la piramide alimentare e non mangiare più di 0,36 grammi di proteine per chilo corporeo.