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Pino Insegno | Inizio carriera a luci rosse: si scopre solo ora

Pino Insegno
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Verissimo, il salotto gossipparo di Silvia Toffanin, Pino Insegno rivela un particolare inedito dei suoi esordi come doppiatore.

Pino Insegno, in attesa di prendere il testimone da Flavio Insinna de L’Eredità, dal 25 settembre 2023 tornerà su Rai Due con Il Mercante in Fiera, uno dei giochi più amati dai telespettatori (e giocati anche a casa).

Proprio in vista del suo imminente ritorno in Rai, l’attore (che vanta anche una notevole carriera come doppiatore. Ha prestato infatti la sua voce ad Aragorn Gran Passo, l’affascinante re umano della trilogia Il Signore degli Anelli, e ha anche doppiato John Smith nel film d’animazione Disney Pocahontas) è stato invitato da Silvia Toffanin Verissimo, il suo salotto gossipparo, per parlare della sua carriera.

Il comico, oltre a parlare naturalmente del suo ritorno sul primo canale della Rete Ammiraglia e dei personaggi che ha doppiato nel corso degli anni, ha rivelato, a sorpresa, un particolare “inedito” che pochi conoscono.

“Sì, ho cominciato così” ha rivelato alla padrona di casa, lasciando lei e il pubblico in studio a bocca aperta. “Ma è successo a molti di noi, anche a grandi professionisti.”

Pino Insegno racconta i suoi esordi nel mondo del doppiaggio: “Se ci penso adesso, mi viene da ridere.”

Già, perché anche per Pino Insegno, che oggi è uno dei doppiatori più ricercati, gli inizi non sono stati facili: “Il mondo del doppiatore-attore è molto meritocratico. Se perdi un provino tu, lo vince un altro bravo, è un mondo di grandi professionisti.”

Tanto che, nella speranza di essere notato (e anche per iniziare a “farsi le ossa”), Insegno cominciò il suo percorso con film “molto particolari” e che uscivano nei cinema a luci rosse: “Adesso è divertente ripensare a quei titoli, a quei film, ma allora era molto imbarazzante godere per nove ore di seguito al giorno senza un motivo. Questa però è stata la mia gavetta, è successo a molti di noi, anche ai grandi professionisti.”

Pino Insegno, dalle “luci rosse” ai primi ruoli importanti

La carriera “a luci rosse”, fortunatamente, durò poco per Pino Insegno, perché poco dopo arrivarono i primi ruoli importanti: “Poi sono arrivate le soap opera…Quando si ama, Febbre d’amore, Falcon Crest, La valle dei pini. Lì ho fatto un po’ di palestra, poi sono arrivati i primi film.”

Anche lì però per l’attore non è stata tutta in discesa, perché allora c’era il preconcetto che gli attori comici non potessero prestare la voce a personaggi di film drammatici. Un ostacolo che, nei primi tempi, Pino Insegno “aggirò” in questo modo: “All’inizio usavo uno pseudonimo. Ho fatto un provino per Belli e Dannati con Keanu Reeves con il nome di Mario Persichetti e ho vinto. Ho scelto questo nome perché una sera a Trastevere una persona urlava questo nome. Il film fu doppiato molto bene da me e Fabio Boccanera.”