Modelle Curvy famose: sono loro le bellissime | Altro che taglia 40
Addio agli standard di bellezza classici e benvenute forme naturali: così in passerella vediamo risorgere per le donne il classico corpo giunonico.
Negli ultimi anni, la moda ha fatto tantissimi sforzi per diventare più inclusiva, almeno in apparenza, non solo sulle forme dei propri capi d’abbigliamento ma anche sui fisici dei modelli che li indossano. Finalmente infatti vediamo non più corpi innaturali proposti come standard di bellezza (ir)raggiungibili, ma modelle curvy che mostrano e rivendicano forme che finora erano state allontanate dalle passerelle, etichettate come negative e disgustose.
Le sfilate inoltre sono stata rese accessibili a un pubblico più ampio grazie anche ai servizi di streaming, ampliando la conversazione sulla rappresentazione della diversità, specialmente in termini di taglie e corpi diversi.
Le nuove protagoniste
Nonostante i progressi iniziali però, gli ultimi dati mostrano un preoccupante ritorno al passato.
Infatti secondo un report di Vogue Business, il 95% dei look presentati nelle sfilate autunno/inverno 2023–2024 era nelle taglie US 0-4, ovvero le nostre italiane da 36 alla 42. Tagwalk conferma che tra i 20 modelli più presenti sulle passerelle, nessuno supera la taglia 38. Nonostante questa tendenza regressiva, alcuni nomi continuano ad emergere, rappresentando una speranza per il panorama della moda. Volti noti con milioni di follower su Instagram, continuano a sfidare gli stereotipi di bellezza: dopo la gravidanza per esempio, ci sono alcune modelle che sono state accolte in passerella con grande entusiasmo. Questo è il caso di Ashley Graham che è tornata a sfilare per Dolce & Gabbana mostrando un corpo davvero femminile, quello del post- parto.
Le storie dietro i nomi
Anche la nuova generazione di modelle sta facendo grande differenza: Jill Kortleve e Anok Diang, entrambe di taglia media, stanno guadagnando sempre più visibilità.
Sottolineiamo che non si tratta più di etichettare queste modelle come curvy ma di riconoscere che ogni corpo, oltre le taglie di campionario, merita attenzione e rappresentazione. Come quello di Grace Brown, una modella “curvy” di New York che ha recentemente sfilato per Kim Shui o la bellezza folgorante di Alva Claire, un esempio di tenacia e successo: lei di origini giamaicane e svedesi-americane, oggi sfila per brand di alto profilo come Versace e GCDS.
Nonostante la moda debba fare ancora tanta strada per diventare veramente inclusiva, come per esempio dare più rappresentazione anche ai corpi maschili di tutte le taglie, con queste professioniste “fuori dagli schermi” riusciamo a vedere uno spiraglio di luce.