La tela Olona è una stoffa estremamente compatta e particolarmente resistente ad armatura tela, prodotta in differenti pesi a seconda delle sue destinazioni d’uso.
Conserva l’originario e caratteristico aspetto di un materiale grezzo, non finito, con riduzione molto fitta di fili.
Originariamente prodotta con fibre di canapa naturale, sostituite poi nel tempo dal cotone, deve il suo nome al fiume Olona, alle porte della città di Milano, lungo cui sorgevano mulini che grazie alla loro forza motrice servivano proprio allo sbiancamento delle tele.
Nei secoli scorsi l’utilizzo principale di questo tessuto era in ambito marinaresco proprio perché la sua resistenza ha la capacità di aumentare notevolmente quando il tessuto viene bagnato. Consideriamo che anche le stesse vele delle navi venivano confezionate con questo tessuto che ha una resistenza davvero importante. Anche l’Amerigo Vespucci, storica nave scuola della Marina Militare, conserva ancor oggi le vele in tela olona di canapa, dal caratteristico colore naturale écru.
Se imbevuta con olio di lino la tela olona diventa impermeabile, e nell’antichità veniva impiegata come copertura di calessi e carri.
Attualmente realizzata con l’ impiego di filati grossi in cotone la ritroviamo nelle produzione di tende da campeggio, mentre con ordito in canapa e trama in stoppa, è usata per tendoni, spesso impermeabilizzati con appositi trattamenti.
Nella sua versione più leggera, sempre in tela di cotone, si usa per ombrelloni, tende da terrazzo, sdraio e tendalini nautici. Nella moda è utilizzata per la confezione di giacche sportive, tipo impermeabile/militare, ma anche per borsoni, sacche, valigie, zaini e
cartelle.