Lo Cheviot è un tessuto di lana leggermente ondulato ed elastico, di peso medio, che deve il suo nome ad una razza di pecore originarie delle colline dello Cheviot i famosi monti che separano la Scozia dall’Inghilterra.
Questi ovini hanno pelo davvero molto pregiato, caratteristico per la sua lunghezza e brillantezza, ma che riesce ad essere al tempo stesso ruvido e robusto.
La lana cheviot può essere sia cardata che pettinata e viene impiegata in filati medio-fini a torcitura singola o doppia ed è generalmente tessuta con armatura a saia incrociata, un intreccio creato grazie alla ripetizione di un’armatura con due saie puntate in direzioni diverse, che formano sul tessuto due righe a croce, ripetute in base al rapporto di disegno.
Può capitare che lo cheviot venga tessuto in modo da formare un caratteristico disegno diagonale a spina di pesce, che viene spesso accentuato dall’uso di fili a contrasto in trama e ordito.
Trova grande utilizzo negli abiti sportivi inglesi e comunemente s’impiega per la confezione di indumenti pesanti, sia maschili sia femminili, nei pesi che variano dai 350-400 ai 600 g/m2 per cappotti, soprabiti, giacche, tailleur, gonne.
Per definirne in modo ironico la pesantezza e la resistenza, i sarti hanno soprannominato questa stoffa non propriamente soffice come “antiproiettile”.