Il tessuto Ottoman, è caratterizzato da larghe barrature orizzontali, piatte e leggermente spaziate tra loro (ogni cm presenta dalle 3 alle 10 coste).
Viene ottenuto alternando l’armatura gros con quella in taffetà, utilizzando fili d’ordito sottili e densi, che vanno ad intrecciare due tipi diversi di trame: una più sottile che comparirà sul dritto del tessuto e l’altra più corposa che rimarrà a formare l’imbottitura interna.
Il suo nome deriva da Osman I, fondatore della prima dinastia dei Turco-Ottomani, un popolo che partì dall’Asia Minore stanziandosi successivamente in Anatolia, costruendo nel suo cammino un vasto impero che comprendeva territori orientali, nordafricani e balcanici.
Nella loro residenza ufficiale ad Istanbul possedevano opifici tessili destinati alla produzione di preziose stoffe per la corte ed i suoi familiari contrassegnate dal marchio del sultano.
L’Ottoman può essere realizzato con seta, lana, rayon e cotone.mViene per lo più utilizzato nella confezione di capi spalla o abiti eleganti, ma anche negli elementi di decoro.